Janina Lungu

Le cinque Chloe

Ho sempre riflettuto sulle mille chloe, le mille me che mi condizionano nella mia vita
quotidiana. Mi fa paura pensare di avere cosi tante sfaccettature perché sono incontrollabili e
caotiche, però da un paio di anni sto cercando di imparare a riconoscerle e ad accettare la
loro presenza. Quando ho letto “Uno, nessuno e centomila” di Pirandello mi sono totalmente
ritrovata con il protagonista, a volte mi sento persa come Moscarda, che si rende conto che
ogni persona che conosce ha una visione di lui diversa e che nessuna di queste è quella vera.
Un romanzo illuminate che mi ha riportato a questo argomento che avevo per tanto tempo
messo in secondo piano.

Ne parlo con tutti, ci penso sempre: perché quella chloe si comporta cosi? Perché ha
risposto in quello modo? Non è affatto da chloe… Per spiegarmi mi
aiuto con una similitudine: io sono come un camaleonte, mi adatto alle situazione e mi
trasformo di conseguenza.Però ogni tanto queste me prendono il sopravvento per
ragioni loro probabilmente anche legittime, come traumi, paura e insicurezze.

L’attrice protagonista
Lei c’è spesso, mi segue, mi sta vicino e appena sono sola esplode. Lei vive come se fosse in
un film, i gesti, la parlata, lo stile, le azioni. Tutto teatrale e carismatico. Impersona una
protagonista di quei film che ti ispirano a cambiare vita, quei film che raccontano di una
giovane ragazza che prende in mano la sua vita… Insomma quei film inrealistici. E allora
cammina con in cuffia musica francese e poetica e con sguardo innamorato ed entusiasta
vede la bellezza in ogni cosa, sempre felice e gentile. La protagonista è pero estremamente
fantasiosa, vede un uomo per strada e crede che gia sia nata una storia d’amore, incrocia uno
sguardo e si innamora. L’attrice vuole stare al centro dell’attenzione e quindi si veste in modo
particolare per esprimere il suo essere diversa, speciale. Quando accade qualcosa di
imprevisto reagisce con drammaticità (come un film) e piange e si dispera e pensa che non ci
sia soluzione. Appena incrocia una persona conosciuta o entra in vero contatto con qualcuno
scappa. Si nasconde dietro le altre chloe e non riappare fino a che non è da sola o tranquilla.

La creatrice
Lei esplode quando si parla d’arte, quando vede una mostra, quando gli propongono un
progetto, quando vede qualcosa che la ispira in modo creativo. La creatrice è timida, non
vuole farsi vedere, vuole solo chiudersi nel suo mondo e creare sempre cose nuove. La
creatrice è dura con se stessa, vuole dare il meglio e quindi ogni lavoro potrebbe sempre
essere migliore, è una insoddisfatta per natura. La creatrice pretende da se e dalle sue
capacità di raggiungere livelli altissimi. Lei è creativa, fantasiosa, curiosa e illuminata da una
luce negli occhi che indica che sta avendo un’idea. La creatrice ama progettare ma poi si
spaventa quando deve agire, ha paura di fallire, non stare agli standard che si impone.
La creatrice ama l’arte e quando la vede esplode di gioia, magari non sembra, ma nella sua
pancia le farfalle volano e gli occhi sono quasi sul punto di commuoversi. Poetica, colta e
studiosa la creatrice cerca in tutto ispirazione. Ama leggere libri che sono poesia pura, ama
scoprire artisti nuovi per perdersi in libri d’arte e apprendere apprendere e evolvere la sua
arte.


La mamma
Lei è la più coscienziosa, riflette prima di agire, prende sempre in considerazione le emozioni
di tutte le persone che la circondano prima di decidere. Lei mantiene la calma quando in una
situazione si perde il controllo.
Lei prende le redini quando ce da aiutare qualcuno, quando ce da capire qualcuno. Lei non
vuole parlare di se, vuole ascoltare, osservare e quindi aiutare le persone che ha in torno. La
mamma è estremamente empatia, se una persona intorno sta male, la mamma deve
intervenire, se no sta male anche lei. La mamma è cosi disponibile per gli altri che a volte si
dimentica di se stessa, e si stanca e si appesantisce del dolore degli altri. La mamma vuole
apparire calma, saggia, rilassata, spensierata ma in realtà nasconde una grande angoscia.
Quando non può aiutare qualcuno si autodemolisce, si da la colpa, si sente inutile e allora
cerca in tutti i modi di trovare una soluzione, mettendo a repentaglio la sua vita, le sue cose, i
suoi spazi.
La mamma si mette in discussione, la mamma non dice: questo è giusto e questo è sbagliato.
La mamma scusa tutti perché in fondo sono tutti buoni, un’arma a doppio taglio che a volte
la porta a sbattere la testa sempre contro lo stesso muro.


La Regina
Lei è la più bella, la più potente, la più arrogante. Lei sa di essere bella e si comporta di
conseguenza. Cammina tutta impettita con eleganza e sensualità, ha una voce sicura.
Un’atteggiamento di superiorità rispetto a tutti gli altri, lei è la regina. Negli occhi ha una
luce maliziosa, accattivante che sfida chiunque incroci. Lei è sarcastica, ironica e con una
pungente parlata può dirti le peggio cose senza sbilanciarsi, non ti conviene far arrabbiare la
Regina perché lei si segna e non dimentica. Non è particolarmente vendicativa perché troppo
superiore, ma se avrai bisogno lei non ci sarà. La regina non si fa prendere in giro, se la stufi
se ne va e se continui ti conviene scappare. La pagina ha una rabbia che esprime con
crudeltà, con l’arma più potente: le parole.
Lei è potente, sa di poter fare quello vuole, sa di poter raggiungere tutti gli obbiettivi che si è
predisposta, non le importa quando sarà complesso lei attraverserebbe qualsiasi ostacolo per
arrivare al suo obiettivo.


La bambina
Lei è la più fragile, nascosta. Me la immagino rannicchiata in posizione fetale, con le mani
sugli occhi perché ogni cosa che vede la scuote enormemente. La bambina si sente diversa,
incompresa, si ricorda quando i suoi amichetti la prendevano in giro per come era. Pensa di
essere una sfigata, insicura. Si crede brutta e per niente iteressante, pensa di essere una delle
tante bambine che si credono speciali ma in realtà è superficiale e incosciente come tutte le
altre. La bambina ha tante paure, anche stupide come parlare a sconosciuti, non si vuole
esporre perché pensa che alla fine tutti la deluderanno e la abbandoneranno. Pensa di essere
lei il problema, si mette sempre dalla parte dell’errore e si ripete frasi demolenti: non sei
abbastanza, non ce la farai. La bambina vede tutte le cose nuove con stupore e commozione,
una costante sensazione di sublime, affascinata ma anche impaurita dalla grandezza della
vita. Quando esce è perché sta facendo qualcosa di nuovo, in cui non si sente sicura, esce nei
momenti di fragilità e non riesce a trattenere le lacrime, e allora scappa si rintana in una
stanza per nascondere la sua debolezza. Se vedrete la bambina diversa piangere sentitevi
fortunati vuol dire che si fida di voi

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